Descrizione
«Jack Kerouac, l’Omero americano, fornì alla sua generazione un nuovo Ulisse, più cool, più beat e senza Itaca. ‘On the road’ divenne il Viaggio, il moto a luogo del mondo. Guai a stare fermi, bisognava fare l’autostop, salire sui treni, accomodarsi in corriera sui Greyhound, cavalcare vecchie auto come la 37FordSedan. Tutto deve scottare: la musica jazz, le orge, la droga, la libertà. Se la gioventù bruciata con James Dean si era risvegliata per morire a 24 anni in Porsche a un incrocio per Salinas nel ’55, Kerouac la rimise in moto. Non era più la bohème americana degli Anni Venti in fuga verso le corride e i miti chic della Vecchia Europa, né quella radicale in cerca di una causa degli anni Trenta. Era la gioventù selvaggia della postwar II generation, quella dissoluta, sfrenata, assetata di tutto, con Charlie Parker e Miles Davis in sottofondo, quella che consumava droghe, ballava e si sballava, rifiutava istituzioni, in cerca di esperienze e di sangue. Avida di sensazioni, ma anche alla ricerca del padre.» (Emanuela Audisio). Con un percorso iconografico a cura di Leopoldo Carra.