Descrizione
Scritta nel 1752 per Maddalena Marlini, “una giovane veneziana molto bella, molto amabile, ricca di spirito e di talento”, come la descrive lo stesso autore, “La locandiera” è una delle più felici ed equilibrate commedie di Goldoni, mirabile per la giustezza del ritmo, la precisione e l’acutezza con cui sono ritratti l’ambiente e i personaggi.
Le più grandi attrici dell’Otto e del Novecento, da Adelaide Ristori a Eleonora Duse, si sono cimentate con il personaggio di Mirandolina, l’accorta e spiritosa locandiera, facendone un’affascinante incarnazione dell’eterno femminino; oggi si tende piuttosto a mettere in rilievo il carattere sociologico della commedia e dei suoi protagonisti. Mirandolina è una donna d’affari, una tipica esponente della borghesia in ascesa, solida e senza grilli nobileschi per il capo, che a contee spianate e marchesati di princisbecco preferisce un prosaico ma sicuro matrimonio con un uomo del suo ceto, capace di aiutarla nella conduzione della locanda: “Mi piace l’arrosto, e del fumo non so che farne”.
Il testo della commedia è qui introdotto da un saggio di Luigi Lunari che inserisce l’opera goldoniana nel contesto del teatro settecentesco europeo ed è accompagnato, oltre che da una biografia del Goldoni e da una vasta bibliografia, da un’antologia di documenti e di giudizi critici e da un apparato di note.