Descrizione
Su un’isola delle Andamane, al largo dell’India da poco indipendente, un uomo e una donna discutono a proposito dei belati di una capra. Sono Girija Prasad Varma e Chanda Devi, sposi da appena due mesi, che ancora non condividono il letto. Lei è vegetariana, dialoga con ogni essere del creato, compresi quelli già morti e reincarnati o diventati fantasmi, come la capra mangiata dal marito carnivoro. Lui è uno scienziato, una tesi di dottorato a Oxford, incaricato dal governo indiano di istituire il primo Servizio forestale nazionale. Da quest’isola, la narrazione si sposta lungo varie latitudini e attraverso il tempo, inseguendo le forme del desiderio che si incarnano di volta in volta in un sopravvissuto alla violenza domestica, un prigioniero politico, un contrabbandiere nepalese, un geologo, uno yeti. La trama si snoda tra paesaggi agli antipodi, tra naturalismo e magia, ricca di fantasia, racconti e Storia, naturale e politica, di trasformazione reciproca e relazioni sempre aperte nelle possibilità, di humour sottile, di una miriade di personaggi e fantasmi, sempre sospesi tra mito e realtà, tra passato e futuro. Una storia in cui la natura è la protagonista principale, una natura onnipresente, madre e matrigna, descritta con toni indimenticabili, potente nel suo continuo evolversi, nel suo divenire cosmico.