Descrizione
A Oropische, «ultimo paese barbaricino prima del sacro confine tra il cielo e la terra», nessuno sa che fine abbia fatto Nineddu Nirthoni. Scomparso da anni, c’è chi dice fosse un ragazzo triste, che trascorreva il suo tempo a leggere e a scrivere poesie. Qualcun altro che fosse un ladro come suo padre, il carbonaio. Altri invece che si sia dato alla macchia: aizzò gli operai della miniera di talco e, con un gruppo di sbandati, ne rapì e uccise il proprietario. Ancora oggi si parla di lui come di un esaltato, e la gente scomoda il suo nome a ogni delitto o sequestro. Ma chi lo sa poi cosa passa per la testa di un giovane sardo, cresciuto nella Barbagia più profonda, in una miseria feroce e senza speranza? E lo stesso Nineddu a raccontarlo al lettore, sfidandolo a ricomporre i pezzi della sua vita «malfatata» lungo il filo ambiguo e sottile dei ricordi. Perché la verità dentro al petto bisogna avere il coraggio di pronunciarla. Ma la traversata dell’esistenza, tra le righe, si mostra sempre per quella che è: un breve e meraviglioso viaggio degli inganni.