Descrizione
Con “L’Io e l’Es” Freud apre un nuovo capitolo dell’antropologia umana, sostituendo alla precedente teoria delle pulsioni, basata sull’opposizione tra legge sessuale della riproduzione delle specie e autoconservazione dell’individuo singolo, il dualismo tra Eros e Thanatos, ossia tra pulsioni volte a costruire e a proteggere i legami e pulsioni volte, invece, alla loro distruzione. Freud esplicita in questo lavoro che ciascuno di noi è mosso nel suo agire da una strutturale e complessa ambivalenza di movenze e desideri; non vi è quindi una distinzione netta tra il bene e il male, tra puro amore e generosità da un lato e aggressività e invidia dall’altro. Dopo la svolta, Freud si impegna in una trattazione dell’angoscia che diventa anche una rivisitazione dei fondamenti della teoria psicoanalitica e con “Inibizione, sintomo e angoscia” ci ha lasciato un tormentato e stratificato esempio del concreto modo di procedere della sua ricerca, che costantemente mette in discussione se stessa.