Descrizione
Per gli appassionati di calcio George Best non ha bisogno di particolari introduzioni. Dotato di un meraviglioso talento, baciato dalla sorte, ha saputo interpretare il gioco con un senso di bellezza e grazia raramente visti, prima e dopo. Battezzato «il quinto Beatle» nel momento migliore della sua carriera, Best è stato il primo calciatore a vestire i panni della popstar, a diventare un’icona di riferimento per la sua generazione e una sorta di inarrivabile sex-symbol naturale per tutte le ragazzine del Regno Unito. Volente o meno, ha accettato che tutta la sua vita diventasse materia da tabloid, che tutte le sue trasgressioni private fossero di dominio pubblico. Grazie a questa straordinaria e nuova forma di popolarità, è diventato uno dei calciatori più importanti e amati del XX secolo. Ma come molti altri talenti naturali, il «figlio del popolo» di Belfast non è riuscito a scendere a patti con la fama e il denaro, e la storia della sua vita si è popolata di figure femminili, torbide avventure di sesso e, purtroppo, di una spaventosa dipendenza dall’alcol, comune a molti calciatori britannici. In questa bellissima e dolorosa autobiografia, Best ha rimosso ogni pudore e ci trascina con sé nei gorghi di una vita davvero «spericolata», vissuta a mille all’ora, tra il fascino della swinging London degli anni Sessanta e la cruda realtà nordirlandese, fra i trionfi del Manchester United e le fughe romantiche nelle isole del Mediterraneo, tra i pub di tutta l’Inghilterra e le aule di tribunale. Fino alla bancarotta, la prigione e l’inferno della cirrosi epatica che lo porta alla morte nel 2005.