Descrizione
Negli anni la politica italiana si è posta tanti vincoli e limiti da impedire a sé stessa di governare davvero il paese. Dalla soppressione delle immunità, all’abolizione dei finanziamenti dei partiti, per finire con la frammentazione del processo decisionale, il sistema democratico è stato spogliato dell’equilibrio tra poteri istituzionali, indispensabile ad ogni democrazia. Nel tempo gli organismi elettivi hanno delegato ad altri poteri dello Stato ogni supremazia morale e materiale, spogliando il voto di ogni reale potere di rappresentanza della volontà popolare. Giovanni Toti ripercorre i tanti errori fatti, a suo avviso, dalla politica, per debolezza, paura e mancanza di senso di responsabilità. Da Direttore di telegiornale, passando per il suo ingresso in politica al fianco di Silvio Berlusconi, alla sua duplice elezione a Governatore della Liguria, fino alle recenti vicende giudiziarie, Toti racconta la sua esperienza intrecciata alle debolezze di un sistema che sta inchiodando l’Italia. Il libro è la testimonianza di un modello liberale di amministrazione basato su competitività e merito che ha consentito alla Liguria di riprendere la via della crescita e dello sviluppo. Da tutto questo, Toti traccia le linee di un possibile superamento del sistema di ipocrisie che imprigiona la politica italiana, puntando sul valore cardine della Libertà e su una nuova valorizzazione della competitività e del merito. Una peculiare visione dei vizi e delle possibili virtù del sistema Italia. Prefazione di Alessandro Sallusti.