Andrea Camilleri ci ha lasciato nel 2019 all’età di 93 anni, ma resterà a tutti gli effetti uno degli autori più amati e prolifici d’Italia. I suoi libri non hanno mai deluso e affascinano anche i nuovi lettori.
Andrea Camilleri nasce nel 1925, ma nella prima parte della vita, sino alla soglia dei settant’anni, non si occupa quasi mai di libri: il lavoro di Camilleri è quello di regista teatrale e di sceneggiatore. Nell’era della TV in bianco e nero, il giovane Camilleri è poi impegnato in produzioni fiction per la Rai (tra cui due serie poliziesche rimaste leggendarie, il Tenente Sheridan interpretato da Ubaldo Lay e il Maigret di Simenon con Gino Cervi). Per decenni, nel tempo libero, scribacchia romanzetti e racconti, senza alcun successo, anzi, il primo libro lo deve pubblicare a proprie spese.
Poi, all’improvviso, all’età in cui si va in pensione, diventa lo scrittore più richiesto d’Italia. Il successo gli piomba addosso fra il 1992 e il 1994 con La stagione della caccia (ambientato nella Vigàta ottocentesca) e soprattutto con La forma dell’acqua, il primo romanzo con protagonista Montalbano. Il Commissario siciliano è senza alcun dubbio uno dei personaggi più noti del giallo all’italiana, una vera e propria icona poliziesca. Amante della buona cucina, della lettura, delle donne e della propria terra, Salvo Montalbano ha un carattere sbrigativo e insofferente ai metodi tradizionali. L’ultimo libro di Montalbano è uscito postumo (per desiderio dell’autore) nel 2020, Riccardino, e pone la parola fine all’amatissima saga.
La fama di Montalbano, e conseguentemente di Camilleri, è esplosa grazie alla traposizione televisiva delle avventure e dei romanzi del Commissario, interpretato da Luca Zingaretti e nella versione giovanile da Michele Riondino. Le puntate in prima serata del poliziesco italiano hanno tenuto incollati alla televisione milioni di italiani di tutte le generazioni. Uno strepitoso successo!