Descrizione
Non possono fermarsi mai, come gli squali: Giacomo Mazzariol racconta aspirazioni e timori dei giovani della “Generazione Z”.
A volte vivere è come camminare su un filo. Si avanza cauti, passo dopo passo, bilanciando con attenzione spinte e controspinte. Poi, all’improvviso, ci si sorprende ad accelerare nella speranza di mantenere un equilibrio che contemporaneamente si mette a repentaglio. È ciò che succede a Max, studente dell’ultimo anno di liceo in un paese della provincia veneta. Appassionato da sempre di informatica, realizza un’app per aiutare i suoi coetanei con la scelta dell’università. Non immagina che, a poche settimane dall’esame di maturità, sarà la sua vita a prendere una svolta del tutto imprevista. La sua applicazione, infatti, attira l’interesse del titolare di una società che gli propone, una volta terminata la scuola, di trasferirsi a Roma per seguirne lo sviluppo in una start-up presso l’avveniristico ePark. Con quel contratto che lo catapulta dall’oggi al domani in un mondo di adulti, Max si trova in bilico tra il fascino di un ambiente in cui il futuro sembra prendere corpo letteralmente giorno dopo giorno e la nostalgia per gli amici di sempre. Dopo il sensazionale esordio di Mio fratello rincorre i dinosauri, un successo da 200.000 copie da cui presto sarà tratto un film, Giacomo Mazzariol torna con un originale romanzo di formazione che dà voce ai sogni e alle inquietudini dei ragazzi di inizio millennio.
L’estate della maturità. L’estate in cui puoi fare quello che ti pare. L’attendi, la sogni, la organizzi, e può succedere che all’ultimo momento salti tutto. Perché l’estate della maturità è anche quella in cui la vita sta per diventare tua e basta. Devi scegliere da solo e, per la prima volta, conosci la paura del futuro. Max frequenta l’ultimo anno di liceo in una cittadina della provincia veneta; è uno come tanti, bravo con i computer. Filippo, Anna, Beatrice e Andrea sono i suoi amici di sempre: con loro ha diviso ogni istante fin dall’asilo e con loro ha progettato di trascorrere i mesi che precedono l’inizio dell’università. Ma un semplice algoritmo, creato nella sua cameretta da figlio unico, gli stravolge in un attimo l’esistenza: invece che in giro per l’Europa a sentire concerti si ritrova a Roma a lavorare in un incubatore di start-up. In poche settimane il vecchio Max non c’è più. Il mondo in cui è cresciuto si sgretola sotto i suoi occhi mentre lui cerca disperatamente di conservarne frammenti. Cambiano le aspirazioni, le compagnie, si modificano i rapporti con i genitori; l’amore si presenta in maniera inaspettata. Tutto troppo rapido, tutto troppo presto. Forse è meglio rallentare. A patto di non fermarsi.