Descrizione
In un quartiere popolare di Parigi, quattro donne sono state uccise una dopo l’altra allo stesso modo, e l’assassino ha osato farsi beffe dell’ispettore di polizia Maigret, telefonandogli subito dopo il delitto. Benchè manchino sicuri indizi, dai quali l’investigatore possa prendere le mosse, Maigret si mette pazientemente alla ricerca del colpevole. Egli è convinto di aver a che fare con un determinato tipo di delinquente, animato da una sciagurata ambizione, e per toccarlo in quello che egli ritiene sia il suo debole, costringendolo a scoprirsi, arresta, con molta pubblicità, un falso colpevole. Maigret ha chiesto la collaborazione della polizia femminile ed una delle poliziotte viene aggredita dal misterioso assassino, il quale però riesce a sfuggire all’accerchiamento. Tra le persone che seguono la ricostruzione del delitto, fatta dalla polizia, una giovane donna richiama l’attenzione del commissario. Seguendola, Maigret accerta che il di lei marito, Marcel, si trova spesso nella zona del delitto, dove abita la madre di lui, proprietaria di una macelleria; in questa è stato rubato il coltello di cui si è servito l’assassino nell’ultima uccisione. Maigret arresta Marcel e lo sottopone ad uno stringente interrogatorio, che rivela l’anormale personalità del giovane, che il morboso affetto della madre e della moglie tengono prigioniero in un complesso d’inferiorità; si scopre così che egli ha cercato di reagire a questo stato col delitto. Mentre sta interrogando il giovane, Maigret viene avvertito che un delitto quasi identico ai precedenti è stato commesso. L’ispettore è convinto che il nuovo delitto è stato commesso da chi vorrebbe salvare Marcel, e convoca nel suo studio la madre e la moglie dell’assassino mettendole a confronto. Le due donne si scagliano l’una contro l’altra, vantando, ciascuna, il proprio affetto per Marcel: non è difficile a Maigret accertare che chi ha ucciso per salvare Marcel è la moglie.