Descrizione
Cosa spinge un giovane di buona famiglia, senza particolari traumi alle spalle, a scegliere la via dell’estremismo politico? Siamo negli anni Duemila, non nei Settanta: Ettore, il protagonista di “La parte sbagliata”, lasciata la periferia e arrivato in cittร per iscriversi in un grande liceo del centro, si ritrova senza punti di riferimento, sperduto, soprattutto umanamente, in un territorio e una comunitร in cui non sa ritrovare riferimenti nรฉ amicizie. Li troverร presto in un gruppo neofascista, prima per caso, e poi coltivando da sรฉ la propria stessa radicalizzazione, il distacco dalla famiglia e dagli amici, fino a un inevitabile e tragico finale. ร un romanzo di formazione sbagliata, un climax non tanto – non solo – di violenza, ma anche di legami che si stringono, altri che si sfilacciano, e soprattutto di costruzione di un’identitร . Allo stesso tempo, รจ una confessione intima, sia tenera che dolorosa, dello spaesamento emotivo con cui ci si trova a fare i conti durante l’adolescenza, e un viaggio nell’attrazione che il male sa sempre esercitare.