Descrizione
San Giovanni Decollato
Un portiere napoletano, che è ciabattino, ha una particolare e piuttosto confidenziale devozione per un quadro del Battista Decollato. I festeggiamenti alquanto rumorosi e i riti piuttosto originali che il balzano uomo organizza nel cortile del casamento, in omaggio alla sacra icona, danno luogo a contrasti e liti tra i coinquilini e persino tra il portiere e la sua linguacciuta consorte. La loro figlia, che è segretamente fidanzata con uno studente, viene promessa dal padre ad un giovane, protetto da un mafioso. Ma la ragazza fugge con il suo fidanzato in casa dei futuri suoceri e invita i suoi genitori ad assistere alle nozze. Il ciabattino parte immediatamente con la moglie, seguito però dal terribile mafioso, che vuol fare giustizia sommaria. Alla fine il ciabattino mette a posto il prepotente, i due fidanzati si sposano in letizia e i litigiosi genitori si riappacificano definitivamente al cospetto del venerato quadro di S. Giovanni. ,
Totò – L’allegro fantasma
Nelle ultime volontà di un ricco signore defunto si legge che il testamento deve essere aperto davanti ai figli che egli ebbe da una illegittima relazione con una cavallerizza di circo equestre. Il notaio riesce ad identificare uno di tali figlioli: un vagabondo che è ospitato – loro malgrado – nella sontuosa casa dei presunti eredi. Costui, con l’aiuto di tre buone cuginette, riesce a trovare il suo gemello: un compositore di canzoni in gran voga, che è vittima di una esosa combriccola di sfruttatori. Anche il compositore è ospitato nella casa del defunto. Alla fine si viene a sapere che esiste un terzo gemello, il quale è identificato nella persona di un giocoliere da circo equestre. Dopo una serie di incidenti e di controversie, tutti gli eredi si accordano su una equa distribuzione dell’asse patrimoniale.,
Toto’ 47 Morto Che Parla
Il barone Antonio Peletti è un avaraccio inviso a tutti. Suo padre morendo gli ha lasciato un tesoro in monete d’oro e gioielli, che egli tiene nascosto in un ripostiglio sotto l’impiantito: secondo il testamento paterno, metà del tesoro spetta al Municipio, che dovrà erigere una scuola, l’altra metà spetta al figlio di Antonio, Gastone. Ma il barone nega l’esistenza del testamento e del tesoro e caccia di casa Gastone, negando il suo assenso al di lui matrimonio con Marion. Gastone scopre per caso il tesoro, contenuto in una cassetta, e dopo essersene impadronito, sostituendolo con dei ciottoli, s’allontana dal paese. Per costringere il barone a dire la verità i maggiorenti del paese gli fanno una burla atroce: egli crede d’essere stato avvelenato e di trovarsi già nell’al di là. Ad un’ex ballerina, ch’egli prende per un angelo, rivela dove si trovi la cassetta; ma quando s’accorge della burla, il barone rincorre l’ex ballerina e riesce ad imbarcarsi anche lui su una mongolfiera in partenza. Dopo qualche tempo tutti credono che la mongolfiera sia finita in mare con gli occupanti: Gastone torna in paese, assegna al Municipio la metà del tesoro e sposa Marion. Mentre s’inaugura la scuola, ricompare il barone, che non è affatto morto e non può far altro che accettare il fatto compiuto.