Descrizione
Nella ยซvita precedenteยป a quella che lo avrebbe eletto massima autoritร sul Covid-19 – pandemia di cui sarebbe diventato l’involontario profeta – David Quammen รจ stato anche, se non soprattutto, un avventuriero audace e insieme scanzonato. E, in quella veste, autore di una serie di memorabili reportage per ยซNational Geographicยป, che nell’arco di vent’anni lo hanno portato nei luoghi piรน riposti (e spesso meno affabili) del pianeta: dall’ยซabisso verdeยป di paludi del Congo alle giungle impenetrabili del Gabon, fino alla Patagonia e alla Kamยฟatka. Scritti con taglio e stile memori dell’amato modello faulkneriano, quei reportage sono vere immersioni visionarie, non di rado esilaranti, nella ยซnatura selvaggiaยป e nella sua abbagliante – ma ogni giorno piรน precaria – esibizione di biodiversitร . Alcune regioni di questo tour de force sono giร familiari ai lettori di altri libri di Quammen, a cominciare da Spillover. Qui, perรฒ, l’esotismo allucinato e la fauna variegata di quei luoghi non sono inquadrati come ยซserbatoi di terroreยป nella nostra problematica convivenza coi virus; piuttosto, come un labirinto di delicati ecosistemi, sempre piรน minacciati dall’invadenza antropica. Questo libro si presta dunque a essere letto in molti modi: come ยซuna serie di dispacci da una battaglia all’ultimo sangueยป – la battaglia per il futuro della diversitร biologica sul nostro pianeta – travestita da romanzo di avventure, o viceversa. Ma anche come un invito a risintonizzare il nostro battito cardiaco con quello nascosto nelle vastitร dimenticate della natura di cui siamo parte. Dopotutto, scrive Quammen, รจ ancora possibile, basta restare in ascolto.