Descrizione
“Se dovessi dire in pochissime parole di cosa parla questo romanzo mi farei aiutare dalla frase finale della quarta di copertina, in cui si dice che questo libro è “un racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell’amore e del talento.”
Un libro diverso dagli altri scritti fino ad ora, in primo luogo per l’ispirazione – il romanzo prende spunto da una storia realmente accaduta; in secondo luogo perché è un romanzo di formazione, in cui un ragazzo di quasi diciotto anni e suo padre, che non si conoscevano, arrivano a scoprirsi profondamente in due notti, inaspettate, trascorse insieme a Marsiglia.
«E papà suonò da solo. Io non lo avrei confessato nemmeno a me stesso, ma ero orgoglioso e fiero di lui, e avrei voluto dire a chi mi stava vicino che il signore alto, magro, dall’aspetto elegante che era seduto al piano e sembrava molto piú giovane dei suoi cinquantun anni, era mio padre. Quando finí, inseguendo il senso di ciò che aveva suonato in due scale conclusive e malinconiche, scoppiò un applauso pieno di simpatia. E anch’io applaudii e continuai a farlo finché non fui sicuro che mi avesse visto, perché cominciavo a capire che esistono gli equivoci e non volevo che ce ne fossero in quel momento».
Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. E così che il ragazzo e l’uomo si conoscono davvero, per la prima volta; si specchiano l’uno nell’altro e si misurano con la figura della madre ed ex moglie, donna bellissima ed elusiva. La loro sarà una corsa turbinosa, a tratti allucinata a tratti allegra, fra quartieri malfamati, spettacolari paesaggi di mare, luoghi nascosti e popolati da creature notturne. Un viaggio avventuroso e struggente sull’orizzonte della vita.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.